Cosa Facciamo

L'attività informativa

La Rete politiche giovanili.it è una vera e propria net agency che ricerca, raccoglie ed informa sulle politiche giovanili e sugli interventi per la gioventù (youth work) attivati in Italia nel corso del tempo, contribuendo alla loro promozione e divulgazione. Oltre a ciò, tra le organizzazioni membre, dal 2006, vi è una costante attività di benchmarking su specifici interventi, in modo che la condivisione di esperienze e know how arricchisca reciprocamente, in un continuo scambio di “buone pratiche” sul lavoro “per e con i giovani”
Infine la Rete, sempre su queste tematiche, svolge attività di ricerca e formazione ad hoc.
Ciò secondo quanto contenuto in quattro fondamentali documenti europei in materia e cioè:
Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento Europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni: Una strategia dell'Unione europea per investire nei giovani e conferire loro maggiori responsabilità. Un metodo aperto di coordinamento rinnovato per affrontare le sfide e le prospettive della gioventù, Bruxelles, 27.4.2009
Risoluzione del Consiglio del 27 novembre 2009 su un quadro rinnovato di cooperazione europea in materia di gioventù, (2010-2018) (2009/C 311/01)
Risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, sull'Animazione socioeducativa (Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, 4.12.2010)
Risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, sulla panoramica del dialogo strutturato con i giovani sulla partecipazione dei giovani alla vita democratica in Europa (Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, 11.12.2012).

Proprio in quest'ultimo documento vi sono alcune linee guida del network Politichegiovanili.it. In particolare (par IV, c. 2.2): “La partecipazione dei giovani ai processi decisionali a tutti i livelli dovrebbe essere sostenuta e incoraggiata tramite l'impiego di metodi e strumenti nuovi, quali i media sociali e le possibilità di partecipazione online”.
Nel “Quadro rinnovato di cooperazione euro­pea in materia di gioventù (2010-2018)”, gli obiettivi in materia di gioventù fissati dal Consiglio europeo sono i seguenti:
— creare, all'insegna della parità, maggiori opportunità nel­l'istruzione e nel mercato del lavoro,
— promuovere fra tutti i giovani la cittadinanza attiva, l'in­clusione sociale e la solidarietà.
Il quadro rinnovato delinea otto settori d'intervento (1) in cui si dovrebbero adottare iniziative trasversali in materia di politiche giovanili e in cui l'animazione socioeducativa può apportare un contributo. Altri importanti settori d'intervento al riguardo sono i diritti umani e la democrazia, la diversità culturale e la mobilità.
Il Consiglio ha convenuto che nell'ambito di tale quadro rinnovato l'«animazione socioeducativa» è un termine di ampia portata che copre una vasta gamma di attività di natura sociale, culturale, educativa o politica svolte dai gio­vani, con i giovani e per i giovani. Sempre di più, tali attività comprendono anche lo sport e i servizi per i giovani. In tutte le politiche e attività concernenti l'animazione so­cioeducativa andrebbero osservati alcuni principi guida e segnatamente l'importanza di promuovere la parità di ge­nere e combattere tutte le forme di discriminazione, di ri­spettare i diritti e osservare i principi riconosciuti tra l'altro agli articoli 21 e 23 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, tenendo presenti le possibili differenze fra i giovani in termini di condizioni di vita, bisogni, aspi­razioni, interessi e atteggiamenti, dipendenti da vari fattori e riconoscendo che ciascun giovane rappresenta una risorsa per la società.
L'animazione socioeducativa si svolge nell'ambito delle atti­vità extracurricolari, nonché di specifiche attività ricreative e si basa su processi di apprendimento non formale e infor­male e sulla partecipazione volontaria. Tali attività e processi sono autogestiti, cogestiti o gestiti sotto la guida formativa o pedagogica di operatori e animatori socioeducativi profes­sionisti o volontari e possono subire evoluzioni ed essere soggetti a modifiche indotte da dinamiche diverse.
L'animazione socioeducativa svolge pertanto ruoli diversi nella società e può contribuire a settori politici connessi alla gioventù quali l'apprendimento permanente e l'inclu­sione sociale e l'occupazione.
L'animazione socioeducativa, realizzata sia da volontari sia da professionisti, ha un notevole impatto socioeconomico in quanto può produrre attività economica, fornisce infrastrut­ture, crea vantaggi economici ed aumenta l'occupazione (giovanile). Il mercato del lavoro può beneficiare delle capa­cità e competenze personali e professionali acquisite attra­verso l'animazione socioeducativa sia dai partecipanti sia dagli operatori e animatori socioeducativi. Tali capacità e competenze dovrebbero essere sufficientemente valutate e riconosciute in maniera efficace.
Inoltre si afferma che:
– i giovani, le organizzazioni giovanili, gli operatori e anima­tori socioeducativi, i ricercatori nel settore della gioventù, i responsabili delle politiche, altri esperti nel settore della gio­ventù dovrebbero partecipare allo sviluppo, all'attuazione e alla valutazione di iniziative specifiche in materia di anima­zione socioeducativa a tutti i livelli,
— occorre acquisire e condividere una migliore conoscenza e comprensione dell'animazione socioeducativa,
— promuovere diversi tipi di sostegno all'animazione socioe­ducativa, ad esempio finanziamenti, risorse o infrastrutture sufficienti. Ciò implica inoltre eliminare gli ostacoli ad im­pegnarsi nel settore dell'animazione socioeducativa e, ove appropriato, creare strategie in materia di animazione so­cioeducativa, […]
– promuovere la formazione per gli operatori e animatori socioeducativi, […] e la loro occupabilità, nonché la loro mobilità grazie a una migliore conoscenza delle loro qualifiche e il riconoscimento delle competenze acquisite attraverso le loro esperienze,
– promuovere la ricerca in materia di animazione socioeducativa e di politica giovanile […]
— rendere disponibili sufficienti informazioni sull'animazione socioeducativa e renderle accessibili […]
— assicurare gli scambi di informazioni e buone pratiche, la cooperazione e il collegamento in rete a livello locale, re­gionale, nazionale ed europeo,
— riconoscere il ruolo fondamentale dell'animazione socioe­ ducativa in quanto offre all'insieme dei giovani possibilità di apprendimento non formale.

Infine, rispetto alle buone pratiche, la Risoluzione del Consiglio sulla panoramica del dialogo strutturato con i giovani afferma che “È essenziale creare strutture dedicate ai giovani guidate da animatori socioeducativi, in cui tutti i giovani, inclusi quelli non appartenenti ad alcuna organizzazione ed i giovani con minori opportunità, possano incontrarsi, creare e essere coinvolti in progetti”.

(1) Gli otto settori sono: istruzione e formazione, occupazione e im­ prenditorialità, salute e benessere, partecipazione, attività di volonta­ riato, inclusione sociale, i giovani nel mondo, creatività e cultura.