Generazione 2.0, indagine sul binomio giovani-web
14 Luglio 2014

Un libro racconta come Internet ha influenzato forma mentis, linguaggio, valori e comportamenti dei primi italiani cresciuti insieme al boom digitale
Un particolare della copertina
ROMA
I 18-30enni italiani - circa 8 milioni, nati tra il 1984 e il 1996 - sono stati i primi crescere insieme al boom del Web 2.0 e dei social media, la cui essenza è partecipazione e condivisione. Come ha influenzato la loro forma mentis, il loro linguaggio, i loro valori e i loro comportamenti nella vita reale, questo nuovo modo di stare in Rete? Lo racconta il libro «Generazione 2.0. Chi sono, cosa vogliono, come dialogare con loro» di Federico Capeci, pubblicato da Franco Angeli Editore (pagine 160, euro 21). Il libro è costruito sulla base di una mole impressionante di dati (10anni di ricerche di mercato e ad un corpus di 15.000 interviste). Federico Capeci, direttore generale di Duepuntozero Research della Doxa, è un’autorità in materia. A dispetto di molti giudizi, pregiudizi e valutazioni spesso negative che colpiscono i giovani di questa fascia d’età, il libro ne dà invece una valutazione molto positiva e attribuisce loro un importante ruolo come «motori di cambiamento». A patto che si conoscano e riconoscano gli elementi chiave del loro S.T.I.L.E. (Socialità, Trasparenza, Immediatezza, Libertà, Esperienza) che il libro illustra con grande cura a beneficio di educatori, genitori, imprese, istituzioni.
Svogliati, incompetenti, senza valori, senza mordente: così vengono spesso descritti i nostri giovani. E poi c’è il web: che li distrae, li impigrisce, li allontana dalla vita reale e annichilisce le loro relazioni... Questo libro la vede in modo diverso. Partendo da una ricca mole di dati, frutto di più di 15.000 interviste, l’autore propone una lettura del binomio giovani-web che, oltrepassando gli stereotipi, interpreta e riconosce l’originalità, le capacità, i valori e l’entusiasmo di un’intera generazione. Una generazione che si è costruita la sua identità nel mondo digitale, anzi nel partecipativo e collaborativo web 2.0. E allora, che cosa hanno portato nelle vite di questi ragazzi i social network, i blog e i forum? Come ne hanno influenzato i tratti, le relazioni e le abitudini? Come cambia la semantica del loro linguaggio? E come si può dialogare con loro? Socialità, Trasparenza, Immediatezza, Libertà, Esperienza (in una parola: S.T.I.L.E.) sono gli elementi chiave che i genitori e le Istituzioni, il mondo della formazione e le imprese dovrebbero adottare per capirli e coinvolgerli.
È una generazione nata dalle ceneri delle certezze delle generazioni precedenti, in debito di fiducia e opportunità; eppure, a dispetto di tutto ciò - ci sfida l’autore - ha i talenti giusti per il tanto invocato cambio di rotta del nostro Paese. Federico Capeci, dg di Duepuntozero Research del gruppo Doxa è uno tra i più noti e apprezzati ricercatori di mercato in Italia sulle tematiche digitali. In Coca-Cola Italia prima, poi ad in Oto Research, gruppo Fullsix, è docente e advisor in corsi di specializzazione e Master (Gruppo IlSole24Ore e Università Cattolica). È frequentemente chiamato come speaker in convegni ed eventi sullo scenario web italiano, la gestione della reputazione online e i nuovi metodi di ricerca come la web co-creation.
Fonte: Lastampa.it